Sostengo l’importanza di un apprendimento completo


Ultimamente molte teorie sull’apprendimento linguistico che nascono e si diffondono sul web cercano di mettere a confronto, o anche in conflitto direi, il metodo conversazionale e quello grammaticale. 

potete guardare il video se non volete leggere :)

Qui, secondo me, si commette il primo errore. Non si può escludere la conversazione dall’apprendimento di una lingua, ma neanche si può escludere la grammatica. La conversazione e la grammatica sono complementari, si complementano a vicenda. Perciò sono entrambi elementi importanti nel processo di apprendimento. 

Secondo il mio punto di vista, per conversare in modo corretto ed efficiente, è fondamentale avere una base di grammatica. Senza la grammatica, si rischia di creare delle frasi agrammaticali, che non aiutano nella conversazione perché l’interlocutore potrebbe non capire.

Ci sono alcune persone che beneficiano solamente dall’ascolto per imparare una lingua e che non hanno mai aperto un libro di grammatica. Benissimo, è un metodo che funziona per qualcuno, ma non per tutti. Un metodo che funziona per un singolo non può essere applicato a tutti. Ognuno si trova meglio con un metodo oppure con un altro metodo, bisogna cercare quello che più funziona per se stessi. In ogni caso, ascoltare e ripetere come unico strumento di apprendimento dà una conoscenza limitata della lingua. Si costruiscono frasi, ma non si sa perché si costruiscono in quel modo. 

Io sono una convinta sostenitrice del fatto che bisogna imparare la grammatica per poi metterla in pratica nella conversazione. La struttura grammaticale di una lingua ci aiuta a capire il processo che i parlanti nativi mettono in atto nella conversazione. Il sistema grammaticale di una lingua ci offre l’opportunità di capire come i parlanti di quella lingua pensano e codificano il mondo. 

Molte persone credono che sia più importante farsi capire che parlare in modo corretto. 

Questo è un punto di vista, ma un punto di vista con cui non sono pienamente d’accordo. Può essere idoneo per i principianti, per motivarli ad andare avanti nello studio, ma non oltre questo. Dovete considerare il vostro obiettivo: volete imparare una lingua bene o volete imparare una lingua male? Questo è importante per capire come volete sfruttare il vostro tempo.

Vi faccio un esempio.

Se una persona mi dice: “Oggi ho andato al cinema”, io capisco certamente quello che vuole dire, ma questa frase riporta un errore grammaticale abbastanza evidente e che dimostra che la persona non conosce la grammatica. 

La frase corretta è “Oggi sono andato/a al cinema”, perché andare è un verbo intransitivo che classifichiamo come verbo di movimento e quindi al passato prossimo vuole l’ausiliare “essere”.

Quindi, volete farvi semplicemente capire con una frase del tipo “ho andato”? Senza sapere che è una frase sbagliata, quindi senza sapere né capire perché sbagliate?

Oppure volete parlare correttamente in italiano, sapendo perché e quando commettete un errore? 

Fare errori è normale quando si impara una lingua, è naturale e bisogna sbagliare per imparare. Ma la cosa più importante è essere coscienti del proprio errore e analizzare quello che si dice. Essere un po’ autocritici fa bene. 

Parlare senza rendersi conto di fare errori è la cosa peggiore secondo me, perché non c’è margine di miglioramento.

Imparare le regole grammaticali e poi metterle in pratica nella vita ci aiuta anche a filtrare tutti i contenuti che troviamo sul web, che non sempre sono corretti al 100%, ci sono degli errori. Quindi conoscere la grammatica ed essere autocritici ci aiuta a trovare i materiali migliori su internet. 

Detto questo, imparare solo la grammatica non è ottimale, imparare solo parlando o ascoltando non è ottimale per la maggior parte delle persone. Ognuno impara in modo diverso, in base all’età, all’obiettivo di apprendimento, ai propri impegni, ecc. Quindi secondo me è sbagliato dire: non studiate la grammatica, non praticare la conversazione, non fate questo, non fate quello. Bisogna imparare tutto quello che possiamo imparare. 

L’ottimale è parlare, ascoltare, leggere, scrivere, studiare la grammatica, interagire, capire perché in italiano si dice così. Bisogna variare i metodi e gli strumenti quando s’impara una lingua, perché più stimoli si hanno, più si avranno possibilità di imparare cose nuove e rimanere sempre motivati e curiosi. 

Che cosa ne pensate?

3 Comments

  1. Ciao Lucrezia.

    Ho letto con interesse il tuo punto di vista. Visto che mi piace discutere e scambiare idee su questi argomenti, ti lascio qui i miei pensieri a riguardo. Inizio sempre con il tuo paragrafo a cui mi riferisco, in modo da mantenere intatto il contesto. Spero non sia troppo lungo. Un saluto!

    L: Secondo il mio punto di vista, per conversare in modo corretto ed efficiente, è fondamentale avere una base di grammatica. Senza la grammatica, si rischia di creare delle frasi agrammaticali, che non aiutano nella conversazione perché l’interlocutore potrebbe non capire.

    M: D’accordo con te. Soprattutto quando si inizia da zero, bisogna innanzitutto aqcuisire le strutture grammaticali base della lingua.

    L: Ci sono alcune persone che beneficiano solamente dall’ascolto per imparare una lingua e che non hanno mai aperto un libro di grammatica. Benissimo, è un metodo che funziona per qualcuno, ma non per tutti. Un metodo che funziona per un singolo non può essere applicato a tutti. Ognuno si trova meglio con un metodo oppure con un altro metodo, bisogna cercare quello che più funziona per se stessi. In ogni caso, ascoltare e ripetere come unico strumento di apprendimento dà una conoscenza limitata della lingua. Si costruiscono frasi, ma non si sa perché si costruiscono in quel modo.

    M: Infatti, ognuno ha i propri metodi preferiti, e se un metodo per me funziona, non è detto che funzioni anche per qualcun altro. Perciò, non credo che con il solo ascolto si abbia una conoscenza limitata della lingua. Se si riesce a capire e contestualizzare ciò che si ascolta, per poi applicarlo correttamente durante le conversazioni, abbiamo già raggiunto un grande obiettivo. Bisogna veramente essere sempre coscienti del motivo, per cui una frase viene costruita in un determinato modo? Qui, secondo me, perdiamo per strada gli studenti che vogliono veramente solo sapere applicare la lingua. Non tutti hanno interesse ad analizzare la lingua. Le capacità di analisi possono essere utili quando si scrive e si ha tempo per riflettere, ma non quando si parla.

    L: Io sono una convinta sostenitrice del fatto che bisogna imparare la grammatica per poi metterla in pratica nella conversazione. La struttura grammaticale di una lingua ci aiuta a capire il processo che i parlanti nativi mettono in atto nella conversazione. Il sistema grammaticale di una lingua ci offre l’opportunità di capire come i parlanti di quella lingua pensano e codificano il mondo.

    M: Imparare di continuo le regole di grammatica non porta, secondo me, i benefici sperati alla capacità di conversazione. Quando si è principianti, ha senso chiarire le strutture della lingua ed i tempi verbali di base, visto che sono gli attrezzi per poter applicare la lingua. Ma, non ha senso studiare termini come “complemento oggetto”, “frase subordinata” ecc., a meno che non sia di personale interesse. Molte regole bisogna semplicemente assorbirle come una spugna. Io, per esempio, non ho imparato ad usare il congiuntivo studiando le regole. L’ho acquisito, o assorbito che si voglia, grazie alla continua esposizione alla lingua. Grazie a ciò che guardavo ed ascoltavo in tv. O a quello che leggevo.

    L: Molte persone credono che sia più importante farsi capire che parlare in modo corretto. Questo è un punto di vista, ma un punto di vista con cui non sono pienamente d’accordo. Può essere idoneo per i principianti, per motivarli ad andare avanti nello studio, ma non oltre questo. Dovete considerare il vostro obiettivo: volete imparare una lingua bene o volete imparare una lingua male? Questo è importante per capire come volete sfruttare il vostro tempo.

    M: Farsi capire è sicuramente uno degli obiettivi durante la fase iniziale. Poi, acquisendo più esperienza e pratica, molti errori si correggono automaticamente, fino ad arrivare a parlare in modo più corretto. Credo, che nessuno voglia imparare una lingua male. Comunque è impossibile parlare bene al 100%. Per i nativi e non.

    L: Se una persona mi dice: “Oggi ho andato al cinema”, io capisco certamente quello che vuole dire, ma questa frase riporta un errore grammaticale abbastanza evidente e che dimostra che la persona non conosce la grammatica.

    M: O forse la persona non è stata esposta abbastanza alla lingua? Ascoltando e leggendo molto, proprio questo tipo di errore col tempo verrà eliminato automaticamente.

    L: La frase corretta è “Oggi sono andato/a al cinema”, perché andare è un verbo intransitivo che classifichiamo come verbo di movimento e quindi al passato prossimo vuole l’ausiliare “essere”.

    M: Intendo proprio questo tipo di spiegazione. È normale che ai linguisti possa interessare che “andare” è un verbo intransitivo. Ma questo purtroppo non aiuta a migliorare la capacità di esprimersi oralmente. Quando bisogna parlare, non c’è tempo per pensare alle regole di grammatica. Per fare un esempio: Quando suono la chitarra, non mi chiedo per quale legge della fisica lo strumento emetta il suono che sto producendo.

    L: Fare errori è normale quando si impara una lingua, è naturale e bisogna sbagliare per imparare. Ma la cosa più importante è essere coscienti del proprio errore e analizzare quello che si dice. Essere un po’ autocritici fa bene.

    M: La troppa analisi può, però, nuocere alla fluidità ed al progresso. E’ più che naturale sbagliare, ed è importante capire quando si ha sbagliato. Ma nessuno è perfetto, nemmeno i più accaniti tra i linguisti. Quando si impara una lingua, bisogna rilassarsi e non farsi impaurire dagli errori. Molte persone hanno il terrore di parlare proprio per questo motivo. Perciò, sono convinto che bisognerebbe concentrarsi di più sul progresso che sulla perfezione.

    L: Imparare le regole grammaticali e poi metterle in pratica nella vita ci aiuta anche a filtrare tutti i contenuti che troviamo sul web, che non sempre sono corretti al 100%, ci sono degli errori. Quindi conoscere la grammatica ed essere autocritici ci aiuta a trovare i materiali migliori su internet.

    M: Come amante delle lingue ti capisco quando dici questo 🙂 Mettendomi, però, nei panni di chi vuole imparare l’italiano, mi sembra che sia di rilevanza leggermente minore. A meno che, non si voglia diventare un poliziotto della grammatica.

    L: Detto questo, imparare solo la grammatica non è ottimale, imparare solo parlando o ascoltando non è ottimale per la maggior parte delle persone. Ognuno impara in modo diverso, in base all’età, all’obiettivo di apprendimento, ai propri impegni, ecc. Quindi secondo me è sbagliato dire: non studiate la grammatica, non praticare la conversazione, non fate questo, non fate quello. Bisogna imparare tutto quello che possiamo imparare.

    M: Secondo me, prima di iniziare ad apprendere una lingua, bisogna sempre chiedersi il perché. Bisogna fissare un obiettivo. Fare un po’ di tutto può impedirti di raggiungere quell’obiettivo. E, secondo la mia esperienza, fare di tutto ti porta a non riuscire a fare niente veramente bene. Quindi, se uno studente ha l’obiettivo di poter comunicare in vacanza senza sforzo con la gente del posto nei ristoranti, nei negozi ecc., allora che senso ha passare ore ed ore a scrivere, o ad immergersi nei libri di grammatica? Discorso contrario, se bisogna usare l’italiano professionalmente per scrivere delle lettere/email, per tradurre o per lo studio ecc.

    M: Per concludere, voglio ribadire che l’apprendimento di una lingua, come dici anche tu, è una cosa molto individuale e personale. Dipende sempre da cosa si vuole raggiungere. In ogni caso, secondo la mia esperienza personale, studiare con i metodi tradizionali applicati in molte scuole, ovvero imparare un po’ di tutto, non è la strada migliore né per riuscire a parlare una lingua in modo sicuro e spontaneo, né per raggiungere un alto livello di comprensione orale. Ma, per qualcun altro, appunto, magari lo è.

    1. Ciao Moreno, grazie per il tuo lungo commento. Abbiamo dei punti in comune nel nostro ragionamento. Altre opinioni sono invece differenti, perché frutto delle nostre esperienze personali, che ovviamente differiscono. Quando dico “studiare di tutto un po’”, non intendo dire che gli studenti debbano fare delle attività a casaccio relative a varie abilità. Intendo dire, come spiego anche nel video, che non bisogna evitare di approfondire un argomento o di praticare un’abilità perché qualcuno dice che è inutile o perché si pensa che non serva a nulla (senza averlo provato in prima persona). Per trovare il proprio metodo di studio penso sia necessario sperimentare con gli strumenti e con gli approcci, e poi con la lingua stessa.
      Un’altra cosa che vorrei ribadire brevemente, i miei consigli sono diretti ad un pubblico di studenti che sono appassionati allo studio e alla comprensione della lingua italiana e so che posso permettermi di essere un po’ rigida con i miei consigli. Dalle email e dai commenti che ricevo e dalle sessioni su Skype che faccio con molti di loro, so che sono persone che voglio comprendere a pieno il ragionamento della lingua e sono interessati alla conversazione in contesto, certamente, ma anche allo studio della forma e della struttura. Non sono quindi persone che vogliono imparare delle frasi per soggiornare una settimana in Italia. Quando c’è un vero interesse per la lingua, si è spesso portati a volere capire come questa funziona e perché uso questa parola al posto di quell’altra. Durante le mie lezioni, la domanda che mi viene posta più di frequente dai miei studenti è “perché si dice così?”. Ecco quindi da dove origina tutto il mio ragionamento. Ti ringrazio ancora una volta per aver speso un po’ di tempo a riflettere con me! A presto, L

  2. Interact with native speakers is something that scares me a bit, I think “maybe they won’t be patient if I’m not quick enough” “they would laugh at me or expect me to know tons of vocabulary to talk with me” reason why I rather read, books, stories, blogs and then try making my own sentences but all alone haha

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