Come evitare i ristoranti turistici


Come sapete, vivo a Roma, una città che offre molto dal punto di vista storico, artistico e culturale e questo ovviamente attira molte persone da tutto il mondo, quelli che chiamiamo “turisti”. Purtroppo esistono dei luoghi prefabbricati e del tutto lontani dalla realtà, che offrono ciò che il turista si aspetta di trovare senza aver fatto alcuna ricerca approfondita, e mi riferisco ai tristissimi negozi di souvenir che vendono oggetti di plastica e riproduzioni scadenti dei maggiori monumenti; mi riferisco anche ai famigerati ristoranti turistici, che offrono nel menù piatti di cui gli italiani non hanno neanche mai sentito parlare. In questo episodio vi darò alcuni consigli su come evitare questi posti.

Oggi mi sento un po’ polemica e quindi, come potete leggere dal titolo, voglio parlare dei ristoranti turistici. Sapete che non mi piacciono per niente, per me dovrebbero scomparire dalla faccia della terra. Ma purtroppo esistono, esistono perché molte persone li frequentano. Come sapete, vivo a Roma, una città che offre molto dal punto di vista storico, artistico e culturale e questo ovviamente attira molte persone da tutto il mondo, quelli che chiamiamo “turisti”.

C’è qualcosa in questa parola, o meglio nell’uso di questa parola, che dà l’impressione che essere un turista sia una cosa negativa. E questa idea è ormai radicata nel pensiero comune a causa di una differenziazione tra quello che fanno i turisti e quello che fanno le persone del posto, tra i quartieri frequentati dai turisti e i quartieri frequentati dalla gente locale, eccetera. La lista potrebbe andare ancora avanti per molto!

È sempre più presente, però, l’idea del turismo responsabile e di tutti gli aspetti positivi che questo comporta, ovvero capire la cultura di un posto, capire le abitudini delle persone, eccetera. Purtroppo, secondo me, siamo ancora molto lontani dall’avere questa realtà come qualcosa di frequente e di solido, ma ci stiamo lavorando.

Nel frattempo esistono ancora dei luoghi prefabbricati e del tutto lontani dalla realtà, che offrono ciò che il turista si aspetta di trovare senza aver fatto alcuna ricerca approfondita, e mi riferisco ai tristissimi, sottolineo tristissimi, negozi di souvenir che vendono oggetti di plastica e riproduzioni scadenti dei maggiori monumenti; e mi riferisco anche ai famigerati ristoranti turistici, che offrono nel menù piatti di cui gli italiani non hanno neanche mai sentito parlare.

Allora io mi chiedo: come è possibile, nell’era del turismo responsabile, che molti turisti in Italia si ritrovino a comprare un souvenir fatto in Cina, piuttosto che sostenere l’artigianato autentico locale? O come è possibile che sempre questi turisti scelgano ristoranti scadenti e non facciano una semplice ricerca su internet?

I negozi di souvenir sono abbastanza facili da evitare, perciò sono portata a pensare che a molti turisti non interessi più di tanto la qualità di quello che comprano.

Per i ristoranti turistici dovrebbe essere ugualmente facile identificarli, ma forse vale la pena fare una lista di campanelli d’allarme.

Prima di tutto, controllate l’orario di apertura. Se il ristornate che avete trovato fa orario continuato, ovvero non chiude mai durante la giornata, ci sono grosse probabilità che si tratti di un ristorante turistico, perché gli italiani non cenano alle 16 del pomeriggio e quindi un ristorante normale sarebbe chiuso a quell’ora.

Poi, quando vedete un cameriere che sta sulla porta del ristorante oppure sul marciapiede, che cerca disperatamente di fermare le persone per farle entrare nel ristorante, quello è un chiaro segno che si tratta di un ristorante turistico. Perché un ristorante normale, un ristorante buono non ha bisogno di mandare un cameriere sul marciapiede alla ricerca di clienti. Poi diciamolo, dà anche un po’ fastidio che una persona venga a dirti con insistenza di mangiare nel suo ristorante. Diciamo che supplicare i clienti di entrare non è un bel biglietto da visita!

Un’altra cosa a cui dovete prestare attenzione è l’esterno del ristorante. Se vedete che c’è una vetrina oppure un tavolino con il cibo esposto per far vedere cosa cucinano nel ristorante, statene alla larga. Avere quei piatti finti oppure quei piatti cucinati veri, che però stanno lì da mesi, e sono ormai secchi, sono un’attrazione solo per i piccioni.

Dopo tutto questo, se ancora non siete convinti se si tratti di un ristorante turistico oppure no, potete controllare come ultima conferma il menù. Di solito nei ristoranti turistici ci sono tantissime foto nei menù. Ovviamente questo elemento delle foto non è discriminante, perché ci sono dei ristoranti buoni, che non sono turistici, che hanno scelto di mettere le fotografie nel menù. Quindi questo elemento va preso in considerazione proprio in ultima analisi. Però se vedete che nel menù ci sono le foto e il menù è alto quanto un’enciclopedia, beh, io non mi fermerò a mangiare.

E poi soprattutto guardate dove si trova il ristorante, se si trova in un posto dove c’è un monumento che attira tanta gente da tutto il mondo, state attenti. Perché nelle zone così dette “turistiche” c’è più probabilità di incappare in una di queste trappole per turisti, cioè i ristoranti turistici.

Questi sono i miei consigli per evitare i ristoranti turistici, ma sono sicura che molti di voi già fanno queste cose. Ovviamente, consigliate ai vostri amici dei ristoranti buoni e oggi con internet si può fare davvero tanto. E quindi vale la pena spendere qualche minuto in più per cercare un buon ristorante, perché mangiare male e mangiare cibo di scarsa qualità non è mai una cosa divertente, anche perché si potrebbero rischiare delle conseguenze un po’ più serie, come per esempio un’intossicazione alimentare, e noi non vogliamo questo, giusto?!

Sarei molto curiosa di sapere se siete mai stati in uno di questi ristoranti turistici, se avete degli episodi o delle storie da raccontarmi, vi prego di scrivermi perché sono molto interessata ad ascoltare le vostre esperienze.

Grazie mille per aver ascoltato questo episodio!

 

3 Comments

  1. Salve Lucrezia! Sono il tuo tifoso incondizionato da quando ho iniziato ad imparare L’Italiano, la lingua più bella del mondo! Condivido con te questo atteggiamento in riguardo dei negozi fatti per i turisti. Sono veramente un schifo!
    Un saluto, spero aver scritto correttamente, ancora imparando. (non ho utilizzato nessun traduttore)

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