I tempi verbali di base da sapere


Nella lingua italiana ci sono 7 modi e 21 tempi verbali. I modi sono l’indicativo, il condizionale, il congiuntivo, l’imperativo, l’infinito, il participio, il gerundio. Ognuno di questi modi ha da uno a otto tempi verbali, quindi potete immaginare che c’è molto da imparare!

Ovviamente sappiamo anche che non è necessario conoscere e saper usare tutti questi modi. Anche se si arriva a riconoscerli solamente in un testo scritto, direi che siamo già un passo avanti. Secondo me, i tempi verbali che si devono studiare all’inizio del proprio apprendimento sono quelli che permettono di comunicare in modo efficace. Scopri quali sono!

 

Oggi voglio parlare un po’ di grammatica, nello specifico, dei tempi verbali che bisogna studiare per iniziare a parlare in italiano. Quindi mi rivolgo a degli studenti di livello A1 – A2 – B1.

Nella lingua italiana ci sono 7 modi e 21 tempi verbali.

I modi sono l’indicativo, il condizionale, il congiuntivo, l’imperativo, l’infinito, il participio, il gerundio.

Ognuno di questi modi ha da uno a otto tempi verbali, quindi potete immaginare che c’è molto da imparare!

Ovviamente sappiamo anche che non è necessario conoscere e sapere usare tutti questi modi. Anche se si arriva a riconoscerli solamente in un testo scritto, direi che siamo già un passo avanti.

Secondo me, i tempi verbali che si devono studiare all’inizio sono quelli che ci permettono di comunicare in modo efficace.

Prima di tutto, c’è il tempo presente dell’indicativo, questo ci permette di parlare del presente, ma anche del futuro. Infatti nell’italiano contemporaneo è accettato usare il presente per parlare del futuro all’orale. Ovviamente studiare anche il futuro è un punto in più!

Per parlare del passato abbiamo bisogno senza dubbio del passato prossimo, sempre del modo indicativo. Questo ci permette di esprimere azioni avvenute nel passato e che si sono concluse. Rimanendo sempre nel passato, abbiamo anche bisogno del tempo imperfetto per descrivere persone, cose e situazioni nel passato, perché non possiamo farlo con il passato prossimo, in quanto non è un tempo descrittivo.

Il modo condizionale va studiato interamente, perché ci permette di esprimere il concetto della possibilità che un’azione accada.

Il congiuntivo va studiato interamente, anche se inizierei solamente con i tempi presente e imperfetto. Il primo mi permette di esprimere un’opinione nel presente, il secondo mi permette di creare un’ipotesi che potrebbe avverarsi nella realtà.

Studiamo anche l’imperativo, che ha solo il tempo presente, l’infinito presente, il participio passato e il gerundio presente. Questi ultimi tre modi sono chiamati impliciti, perché non hanno una persona e servono principalmente per formare altri verbi e strutture grammaticali.

Ad esempio: dobbiamo studiare il participio passato perché ci serve per costruire il passato prossimo dell’indicativo. E dobbiamo studiare anche il gerundio presente perché ci permette di formare la perifrasi “stare + gerundio” per parlare di un’azione che accade/sta accadendo nel presente mentre parliamo.

Ricapitoliamo.

I tempi verbali base da studiare per iniziare e fare un discorso che abbia senso sono:

  • l’indicativo presente
  • L’indicativo passato prossimo
  • L’indicativo imperfetto
  • Il condizionale presente e passato
  • Il congiuntivo presente e imperfetto
  • L’imperativo presente
  • L’infinito presente
  • Il participio passato
  • Il gerundio presente

Questi, ripeto, sono i tempi verbali di base da sapere. Man mano che andate avanti con lo studio vi accorgerete che avrete bisogno di aggiungere gli altri tempi per creare produzioni linguistiche sempre più avanzate.

Spero che questo episodio sia stato utile!

Ci sentiamo presto, ciao!

Speak your mind!